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L’orientamento nella formazione e verso il mondo del lavoro è uno snodo cruciale nello sviluppo del percorso di ogni individuo. Ma quando oggi si parla di giovani e orientamento, quali sono i principali fattori e timori e guidano le loro scelte?

Il 60% dei giovani ha paura di non trovare un lavoro dopo gli studi.

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Più di 1 studente su 3 vorrebbe fare un lavoro tecnico, ma famiglie e orientatori hanno spesso “piani” diversi. Immaginando il proprio futuro, al 39% degli studenti piacerebbe svolgere un mestiere di questo tipo – dall’autoriparatore all’elettricista al tecnico manutentore e programmatore fino all’addetto all’assemblaggio e alle macchine industriali – tra i più richiesti e carenti sul mercato del lavoro.

L’orientamento a scuola e a casa è allineato alle evoluzioni del mondo del lavoro?

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1 studente su 4 non ha mai svolto attività di orientamento e il 33% dichiara di averlo svolto solo in 5° superiore. Sono i docenti stessi inoltre, il 61%, a sollecitare la necessità di una formazione più strutturata per le loro attività di orientamento.

Queste sono alcune delle evidenze emerse dallo studio “Orientamento e Lavoro”, realizzato da Gi Group Holding e Fondazione Gi Group, insieme a Gi Education – la divisione di Gi Group dedicata allo sviluppo di progetti di orientamento per le scuole e le università –, nato dalla combinazione di tre distinti studi realizzati sul tema dell’orientamento e diretti a cogliere le visioni dei principali protagonisti di questo percorso: studenti, docenti e genitori.

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